Profumi di boschi e pascoli

Sui sentieri secolari della Valle di Lodano

Stagione 2016-2017.
Un’esposizione realizzata in collaborazione con il Patriziato di Lodano.

Le antiche faggete della Valle di Lodano sono state inserite dal Consiglio federale nella lista propositiva per il Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

Con questa esposizione il Museo di Valmaggia intende offrire al visitatore una panoramica su un’opera esemplare di valorizzazione e conservazione di un territorio ricco dal punto di vista naturalistico e per le sue componenti storiche e antropiche. Alla base del percorso espositivo vi è una riflessione sull’evoluzione dello sfruttamento del territorio: lungo la spirale del tempo la vita della comunità si evolve costantemente e con essa anche le modalità d’interazione con il proprio ambiente. La Valle di Lodano, che fino a qualche generazione fa rivestiva un ruolo fondamentale nell’economia di sussistenza del villaggio, rappresenta oggi per chiunque la visiti un luogo privilegiato per lo svago e la rigenerazione, per lo studio della natura e la riscoperta delle tracce del passato. Un patrimonio di insostituibile valore, trasmesso nel corso del tempo e destinato a essere interpretato e vissuto con spirito nuovo anche da chi in futuro percorrerà i sentieri secolari di questa valle.

Foto D. Oberti

Foto D. Oberti

L’esposizione illustra aspetti legati al lavoro nei boschi e ai metodi di trasporto a valle del legname prima dell’Ottocento e nel Novecento, integrando la testimonianza dell’ultimo boscaiolo e alpigiano attivo in Valle di Lodano. Una sezione dell’esposizione è dedicata al tema delle superfici aperte comprese tra le aree di pianura e i pendii fin oltre il limite dei boschi. Segue una panoramica sulle misure attuate negli ultimi cinque anni da parte del Patriziato di Lodano con l’intento d’invertire la tendenza all’abbandono e dare nuove prospettive al comprensorio che gestisce. Al termine dell’esposizione, il visitatore può ammirare una serie di fotografie di Daniele Oberti.

Foto D. Oberti

Foto D. Oberti

I testi sono in italiano con una versione in forma leggermente ridotta in tedesco, francese e inglese. Nelle sale trovano posto numerosi oggetti etnografici conservati nella collezione del Museo di Valmaggia o concessi in prestito da privati. L’allestimento è completato da documenti provenienti dall’Archivio patriziale e da una serie di tracce sonore tratte da interviste a Guido Ferrari, che in Valle di Lodano ha svolto per lunghi anni l’attività di boscaiolo e alpigiano.

Foto D. Oberti

Foto D. Oberti

Arricchisce la mostra una serie di fotografie e un filmato realizzati da Daniele Oberti. Il progetto grafico e d’allestimento è curato dallo Studiodigrafica Grizzi, Gordevio.