Le sedi del Museo di Valmaggia

Il Museo possiede due sedi espositive, nelle quali vengono proposte al pubblico mostre permanenti e temporanee.
La sede principale, restaurata internamente nel 2000 e dotata di un nuovo arredamento, è dedicata alle esposizioni permanenti. Vengono approfonditi temi legati alla vita dell'uomo e ai suoi bisogni fondamentali per la sopravvivenza. In particolare, le collezioni da visitare si occupano delle seguenti tematiche: l'acqua, la pietra, la storia, il ciclo della vita, la pietra ollare, la filatura e tessitura, l'abbigliamento, l'alpeggio.
La seconda sede, situata a due passi da quella principale, oltre ad uno spazio dedicato ad una mostra permanente ospita le esposizioni temporanee, le quali vengono sostituite ogni due anni.
I testi che accompagnano i materiali esposti sono tradotti in tedesco e francese e sono volutamente sintetici. Le recenti modifiche all'arredamento interno hanno reso molto accattivanti i percorsi espositivi proposti.

Le due sedi sono state attrezzate con delle speciali infrastrutture per facilitare la visita da parte di persone invalide.

Palazzo Franzoni - Sede1

La sede principale del Museo è ubicata in una casa borghese del XVII secolo, a Cevio Vecchio. È inserita in un nucleo composto in buona parte dalle case dei Franzoni, famiglia gentilizia che determinò le sorti della valle durante parecchie generazioni, acquisendo un ruolo politico ed economico preponderante.

Il palazzo venne fatto costruire da Giovan Angelo Franzoni, potente cancelliere del baliaggio (dal 1577 al 1613), notaio insigne, e fu per quasi due secoli l'abitazione sontuosa della sua famiglia.
Alla fine del Settecento, cessata la dominazione svizzera, i Franzoni continuarono a essere un'influente famiglia nella regione.

Casa Respini-Moretti - Sede2

Questa costruzione fa parte del nucleo di Cevio Vecchio edificato dalle ricche famiglie Franzoni durante i secoli di sudditanza del baliaggio di Valmaggia ai cantoni confederati (1503-1798).

Nel 1987 l'associazione del Museo acquistò oltre due terzi dell'edificio. Nel 1989, dopo due anni di lavori di restauro che hanno permesso di ottenere otto spazi espositivi ed altri locali con funzione amministrativa e di lavoro, la seconda sede fu aperta al pubblico.

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nel palazzo Franzoni.
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nella casa Respini-Moretti.