Da un ventennio l'associazione del Museo organizza annualmente un ciclo di conferenze su temi a carattere storico-etnografico che hanno come riferimento l'area alpina. È una proposta che suscita vivo interesse anche per la competenza e la qualità dei relatori.
L'entrata a tutte le conferenze è gratuita.
Per informazioni telefonare al: 091 / 7542368
Conferenze 2018
"La consapevolezza di appartenere a una determinata società si basa su un patrimonio culturale comune."
2018: Anno del patrimonio culturale
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Le ore dell'ombra. Catalogo degli orologi solari verticali piani del Canton Ticino
A cura di Augusto Gaggioni
Chi non si è mai soffermato a osservare una meridiana? E chi non ne conosce l'ubicazione di almeno una? Gli orologi solari, in passato indispensabili strumenti per misurare le ore, sono ancora oggi presenti nella maggior parte di comuni ticinesi, decorandone piazze, contrade, cortili e campanili. Un patrimonio spesso poco appariscente ma ricco di significato storico, culturale e artistico e che ora, grazie a questo volume, può essere scoperto semplicemente sfogliando un libro. Il volume, edito dal Centro di dialettologia e di etnografia (CDE), è il degno coronamento di un approfondito lavoro di indagine sul territorio, avviato già alla fine degli anni Ottanta e curato dall'allora direttore dell'Ufficio dei Musei etnografici (dal 2002 confluito nel CDE), Augusto Gaggioni.
Relatori:
Augusto Gaggioni, curatore del volume.
Roberto Baggio, gnomonista e restauratore di orologi solari, responsabile del censimento gnomonico della provincia di Varese.
Avegno
Cerentino
Quella notte di agosto del 1978
Tra il 7 e l'8 agosto del 1978 il locarnese fu colpito da una delle più grandi catastrofi naturali degli ultimi duecento anni. A quarant'anni di distanza il Museo si propone di ricordare l'evento con una conferenza che mira a interrogarsi sulle particolari condizioni che lo causarono e sull'impatto che questo ebbe sulla popolazione locale. Sarà anche l'occasione per lanciare una raccolta di testimonianze di chi ha vissuto quella notte. Tutto ciò con lo scopo di creare una nuova forma di patrimonio legata ad uno dei maggiori eventi storici della Valle nell'ultimo secolo.
Relatore:
Urs Germann, meteorologo; Giuliano Anastasi, ingegnere civile; Teresio Valsesia, giornalista.
Cevio
L'alluvione, Dadò, Locarno 1978
Someo
L'alluvione, Dadò, Locarno 1978
La comunità lavizzarese di Friburgo. Affari e commerci per integrarsi nella società urbana (XVII-XVIII sec.)
Lo sguardo sul patrimonio culturale viene ampliato, dalla Valmaggia al resto della Svizzera. Nella ricchezza dei fondi archivistici friburghesi figurano infatti moltissime notizie sulla comunità locale di mercanti originari per lo più di Prato e di Peccia. Imprenditori dalle poliedriche attività, a volte anche medici e artigiani, alcuni di essi seppero integrarsi con maestria al punto di ottenere la cittadinanza di Friburgo. Qualcuno vi rimase poi definitivamente, riuscendo perfino a ricoprire nel primo Ottocento ambite funzioni politiche.
Relatore:
Leonardo Broillet, Laureato in storia medievale a Milano e dottore dell'Università di Zurigo, è storico, archivista e genealogista. Interessato alla storia Valmaggese, ha raccolto notizie sui migranti ticinesi nella sua qualità di vicedirettore dell'Archivio di Stato di Friburgo.
Ricezione Borghesia Bionda