Le costruzioni sottoroccia

Il libro "Vivere tra le pietre" pubblicato a settembre illustra i risultati di una ricerca condotta in questi ultimi anni dall'associazione del Museo. Si tratta dell'ultimo, essenziale e altamente qualificante contributo sul tema delle costruzioni sottoroccia: nel corso del 2003, infatti, erano stati inaugurati l'esposizione e il sentiero didattico "Cevio e i grotti".

In Valmaggia sono numerose ed estese le zone di franamento che coprono vaste fasce pedemontane. Il rilievo impervio e la povertà dei suoli hanno costretto l'uomo ad adattarsi a un paesaggio dominato dalla pietra. Vennero ampliati e scavati numerosi anfratti naturali per adattarli a rifugio, per conservare prodotti e per soddisfare altri bisogni essenziali tipici di un'economia di sussistenza.

La ricerca ha permesso di inventariare più di 1500 vani in Valmaggia, distribuiti dal fondovalle ai pascoli più elevati, molti dei quali con forme straordinarie. Lo studio delle loro caratteristiche e delle loro funzioni, meticolosamente documentate nel libro e sintetizzate nell'esposizione, ha permesso di scoprire una sorprendente capacità di adattamento alla montagna e di documentare una frequentazione durata millenni. Si tratta senza dubbio di un importante contributo alla conoscenza del mondo alpino e particolarmente di una valle dove scarseggia la terra e abbonda la pietra.

La ricerca è stata possibile grazie anche ad un importante contributo finanziario da parte di Regio Plus nell'ambito del progetto Vallemaggia Pietraviva. Si tratta di un'importante iniziativa dell'Associazione dei Comuni di Vallemaggia per la creazione di un'immagine forte della valle; un'immagine incentrata, appunto, sulla pietra, che costituisce la materia prima del paesaggio naturale e di quello costruito dall'uomo nella regione.